Organizzazione politica italiana della sinistra extraparlamentare, sviluppatasi
nelle università italiane a partire dal 1967. Sorto a Milano all'interno
dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, in seguito all'espulsione da
quest'ultima del nucleo direttivo (comprendente fra l'altro Mario Capanna), ebbe
il suo centro all'Università Statale. Il
MS assorbì
sostanzialmente i gruppi giovanili legati ai partiti parlamentari della
sinistra, organizzando la protesta inizialmente intorno ai problemi della
ristrutturazione universitaria, della lotta all'autoritarismo cattedratico e
alla selezione operata con il voto, adombrante, secondo il
MS, una
discriminazione classista. Muovendo, poi, dalla questione del diritto allo
studio, in favore di una reale parità di accesso all'università
per le fasce economicamente più deboli, l'organizzazione si
confrontò con problemi politici di portata più ampia. Contrario al
verticismo proprio anche dei partiti di sinistra, favorevole a forme di
rappresentanza diretta, il
MS si trovò in antitesi sia con il
sistema democratico borghese, sia con i partiti operai (PCI-PSI-PSIUP), accusati
di revisionismo e di parlamentarismo. Il momento di maggiore attività si
verificò nel 1968, in coincidenza con la protesta studentesca diffusa in
tutto il mondo, dal campus californiano di Berkeley alla Sorbona parigina. Il
MS proponeva una revisione dell'esperienza e della finalità
educativa attraverso il libero accesso di tutti alle strutture scolastiche e,
nel contempo, attraverso una riforma profonda e totale del sistema scolastico e
dell'intera società. Negli anni Settanta il
MS si frammentò
in numerose formazioni a base studentesca (Potere Operaio, Lotta Continua,
Avanguardia Operaia, Il Manifesto, Movimento Lavoratori per il Socialismo) che
costituirono una vasta area politica a sinistra del PCI. Le rivendicazioni dei
movimenti giovanili furono raccolte a livello parlamentare da due nuovi
schieramenti partitici: il PDUP (poi confluito nel PCI) e Democrazia Proletaria.
Gli anni Ottanta fecero registrare qualche segnale di risveglio dell'iniziativa
politica studentesca, soprattutto con le agitazioni del cosiddetto Movimento del
1985 e con l'opposizione degli studenti universitari alla proposta di riforma
degli atenei elaborata dal ministro Ruberti nel 1989.